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Sua Altezza Reale il Principe Gharios El Chemor si è unito ai leader spirituali che rappresentano cristiani e musulmani di tutto il mondo nella Masjid Muhammad, la Moschea della Nazione, a Washington, DC il 13 luglio per discutere le relazioni tra le due comunità e celebrare il lancio di un libro intitolato “Dio non ha bisogno di nessuna difesa: reinventare le relazioni musulmano-cristiane nel 21° secolo”.
Le principali organizzazioni dietro l’evento erano l’indonesiana Nahdlatul Ulama, la più grande organizzazione musulmana del mondo; e la World Evangelical Alliance, una rete di chiese che rappresentano 600 milioni di cristiani evangelici, guidata dal Dr. Thomas Schirrmacher, Segretario Generale/CEO della World Evangelical Alliance, attualmente il secondo leader cristiano nel mondo, secondo solo al Papa cattolico.
L’Imam Talib M. Shareef, presidente della Masjid Muhammad, l’organizzazione che ospita l’evento, ha sottolineato il fatto che “siamo una famiglia umana sotto Dio Onnipotente” come motivo per riformulare le relazioni tra musulmani e cristiani, che sono state tese da vari conflitti nella storia.
Sua Altezza Reale il Principe Gharios El Chemor con il Dott. Yahya Cholil Staquf, Segretario Generale del Nahdlatul Ulama dall’Indonesia, la più grande organizzazione musulmana del mondo con circa 100 milioni di membri
L’evento si è concluso con la firma della Dichiarazione della Moschea della Nazione da parte dei rappresentanti delle tre organizzazioni promotrici, Sua Altezza Reale il Principe Gharios El Chemor, l’unico leader cristiano laico in Medio Oriente con legittimità storica (secondo il Global Imams Council, la più grande organizzazione non governativa corpo dei leader musulmani) e altri leader religiosi tra il pubblico.
La dichiarazione recita: “I leader spirituali del Nahdlatul Ulama indonesiano, la più grande organizzazione musulmana del mondo; l’Alleanza evangelica mondiale che rappresenta 600 milioni di protestanti in 140 paesi; e Masjid Muhammad, The Nation’s Mosque, una comunità del defunto Imam W. Deen Mohammed, a Washington, DC, la prima moschea negli Stati Uniti costruita dai discendenti di afroamericani ridotti in schiavitù, invitano le persone di buona volontà di ogni fede e nazione unirsi nella costruzione di un’alleanza globale fondata su valori di civiltà condivisi. Questa alleanza globale cerca di prevenire l’uso dell’identità come arma politica, ridurre la diffusione dell’odio comunitario, promuovere la solidarietà e il rispetto tra le diverse persone, culture e nazioni del mondo e favorire l’emergere di un ordine mondiale veramente giusto e armonioso fondato su rispetto della parità di diritti e dignità di ogni essere umano”.

Sua Altezza Reale il Principe Gharios El Chemor sulla copertina del numero 46 del Muslim Journal, il più grande quotidiano musulmano d’America

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