L’Ordine è impegnato su diverso fronti, sia umanitari che culturali.

L’opera umanitaria si rivolge soprattutto alla sensibilizzazione sostenendo diverse cause per combattere i conflitti settari, l’abuso, il pregiudizio e la discriminazione. Ma l’opera umanitaria dell’Ordine è anche diretta a portare sollievo cercando di alleviare gli effetti delle cause prime, sostenendo i redditi più poveri, l’istruzione dei bambini e le attività lavorative delle popolazioni e delle famiglie che sono state e sono colpite da guerre, persecuzioni e carestie.

Accanto all’opera umanitaria, l’Ordine promuove e sostiene numerose iniziative culturali volte alla conoscenza della storia dei popoli nelle aree più conflittuali del pianeta ed in particolare dei Ghassanidi. Questo perchè la conoscenza della propria storia e della capacità di convivenza pacifica e collaborativa di quelle popolazioni può tornare a dare frutto.

Uno dei più importanti progetti della Casa Reale di Ghassan è la fondazione di One Voice for Christians per coordinare le attività dell’iniziativa in Medio Oriente con l’obiettivo di creare una piattaforma multimediale internazionale che affronti l’esodo e l’imminente estinzione dei cristiani in Medio Oriente, riunendo organizzazioni da tutto il mondo e lavorando a stretto contatto con i governi e tutte le confessioni cristiane della regione, sensibilizzando, creando eventi, documentari e, soprattutto, strategie definitive per prevenire questa tragedia in corso.

In Italia

In Italia l’Ordine sta iniziando a svilupparsi e intende crescere in numero di cavalieri e dame per sviluppare le attività dell’Ordine, che sono un unicum mondiale di grande importanza per il sostegno della cristianità e di tutte le minoranze religiose in Medio Oriente.

Oggi l’Ordine in Italia offre ampi spazi di iniziativa a coloro che non desiderano restare passivi a guardare la scomparsa di millenarie tradizioni e popoli da terre che sono state la culla ed il crogiuolo della tre grandi religioni monoteiste e che possono, lo speriamo e lavoriamo per questo, tornare ad essere un esempio globale di civile e pacifica convivenza, con l’aiuto di Dio e dell’opera di uomini e donne di buona volontà.