“One Voice for Christians” è un’iniziativa della Casa Reale di Ghassan, che è anche un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro certificata ed accreditata dalle Nazioni Unite con lo Special Consultative Status dal 2016. Ha sede a Los Angeles, CA, USA, ed è attivo anche in Canada, Brasile, Germania, Libano e Giordania.

Nel 2019, sotto gli auspici della Casa Reale di Ghassan, è stata creata in Libano la “One Voice Foundation” per coordinare le attività dell’iniziativa in Medio Oriente.

One Voice of Christian non vuole essere e non è un’altra organizzazione per difendere i diritti dei cristiani perseguitati. L’obiettivo è creare una piattaforma multimediale internazionale che affronti l’esodo e l’imminente estinzione dei cristiani in Medio Oriente, riunendo organizzazioni da tutto il mondo e lavorando a stretto contatto con i governi e tutte le confessioni cristiane della regione, sensibilizzando, creando eventi, documentari e, soprattutto, strategie definitive per prevenire questa tragedia in corso.

Questa iniziativa ha bisogno del supporto di tutti per produrre contenuti video gratuiti, documentari di alta qualità, interviste, eventi, ecc. con lo scopo di innalzare il livello di consapevolezza su questa situazione allarmante. Ma i cristiani mediorientali non hanno il lusso del tempo. Se non facciamo nulla di concreto ed efficace nell’immediato, combinando in modo esponenziale le statistiche disponibili la regione raggiungerà lo 0% (zero per cento) della popolazione cristiana prima del 2035!

“Riflessioni” del Presidente

È necessario sottolineare che le radici del cristianesimo sono in Medio Oriente e che il cristianesimo orientale in tutte le sue dimensioni è la fonte primaria della Chiesa cattolica romana.

Il cristianesimo orientale, che include le Chiese Siriaca (antiochena), Bizantina (ortodossa), Assira (nestoria), Copta e Armena, alimenta così tutto il cristianesimo, motivo per cui è così fondamentale difenderlo e proteggerlo con tutte le nostre forze. Ora più che mai, i cristiani che fanno parte di queste diverse Chiese, devono rimanere in questo Oriente fragile e sempre più minacciato perché, e questo va detto senza vergogna, sono i custodi del Vangelo di Gesù Cristo. Questo “Oriente” deve quindi preservare la presenza cristiana e, a tal fine, One Voice for Christians propone le seguenti iniziative, che assicureranno la nostra eredità millenaria.

In primo luogo, avviare una vasta azione socio-economica per aiutare gli strati poveri delle popolazioni cristiane in tutto il Medio Oriente che costituiscono il rimanente serbatoio demografico della presenza cristiana, finanziando progetti produttivi che permettano a questi credenti di mantenere le proprie radici e la propria terra, soprattutto nelle zone rurali, perché l’emigrazione nelle città è spesso il precursore dell’emigrazione dall’”Oriente”. Bisognerebbe quindi mobilitare grandi fortune (cristiane come anche quelle che ci stanno veramente a cuore); guidare l’uso delle proprietà mortmain (“wakf” in arabo) [Cioè: lo stato inalienabile di terre o case popolari detenute da una corporazione ecclesiastica o di altro tipo] che sono conservate come doti di beneficenza per servire i bisognosi; e sviluppare progetti che assicurino una vita dignitosa per i cristiani insieme ad attività simili che aiuteranno i loro vicini e i fratelli musulmani che vivono pacificamente sullo stesso suolo.

In secondo luogo, creare un Centro di ricerca funzionante per la conservazione del cristianesimo orientale, che sarà un riferimento informativo e legale. Attraverso questo meccanismo, One Voice for Christians intende farsi portavoce della causa dei cristiani in Oriente, preparando materiali scientifici e autentici che mettano in luce l’aspetto civilizzatore dei cristiani orientali e il loro ruolo culturale, umanistico, politico ed economico.

L’istituzione difenderà ulteriormente la causa dei cristiani orientali al fine di migliorare le loro condizioni di vita, salvaguardare il loro pluralismo promuovendo un dialogo tra culture, religioni e civiltà e riflettere la “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. Come affermano gli articoli chiave di quel documento: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” [Articolo 1], e “Ognuno ha diritto a tutti i diritti e libertà … senza distinzione di alcun tipo, come la razza colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o di altro genere, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status” [art. 2], che occorre ribadire per sensibilizzare tutti sull’importanza dei “cristiani d’Oriente” per il cristianesimo… e non solo.

Terzo, lavorare per lo sviluppo delle relazioni internazionali attraverso mezzi diplomatici e organizzativi, nonché creare relazioni con le popolazioni emigrate con l’espresso scopo di rafforzare le reti esistenti di amici e simpatizzanti della nostra causa, il tutto per raggiungere i nostri obiettivi di conservazione.

Antoine Kalaydjian, Presidente e Ceo Fondazione One Voice