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L’impatto delle incessanti e sovrapposte crisi libanesi continua a peggiorare, privando sempre più i bambini della loro istruzione e costringendo molti di loro al lavoro minorile, mentre i genitori lottano con risorse sempre più scarse.

L’ultimo rapporto Unicef è drammatico rivelando un peggioramento in tutti gli aspetti della vita dei bambini, mentre la crisi non mostra segni di diminuzione.

Al contrario: più di un quarto delle famiglie (26%) ha figli in età scolare che non frequentano la scuola, rispetto al 18% dell’aprile 2023.

I genitori devono scegliere tra mandarli a scuola e dargli almeno un pasto al giorno.

Diverse decine di scuole nel sud del Libano sono state chiuse dall’ottobre 2023, a causa delle ostilità.

I prezzi alle stelle e la povertà diffusa continuano a costringere le famiglie a ricorrere a misure disperate solo per permettersi un pasto al giorno e un riparo di base.

Il numero di famiglie che mandano i figli a lavorare per integrare il reddito familiare è salito al 16%. Più di 8 famiglie su 10 (84%) hanno dovuto chiedere un prestito o ricorrere al credito per acquistare generi alimentari di prima necessità ed la stessa percetuale ha ridotto la spesa per le cure mediche.

Ben prima della guerra abbiamo sviluppato il progetto Libano insieme all’associazione Fili Intrecciati (che già nel 2022-23 aveva garantito l’istruzione di bambini e ragazzi di Beirut ed alla quale giunse un importante contributo dell’Ordine).

Crediamo giusto dare continuità al nostro supporto e non disperdere a pioggia le nostre energie, per questo abbiamo ideato, insieme all’associazione Fili Intrecciati, questo nuovo progetto aggiungendo anche un secondo obiettivo: finanziare un corso di “mouneh”, una vecchia tradizione libanese per conservare alimenti e verdure sottovetro a Jezzine (un piccolo paese montano a sud di Beirut). Un obiettivo che mette al centro le donne che potranno riscoprire le proprie tradizioni, tornare all’origine della propria terra per coltivarla e usare verdure ed ortaggi come una fonte di commercio e reddito per la propria famiglia.

Grazie alla disponibilità del gruppo di teatro amatoriale “La Compagnia di Carla” di Chiusdino, ieri è andata in scena una divertente commedia in 3 atti cui la Compagnia di Carla ha accettato di associare una raccolta fondi a sostegno di questo progetto.

Con questo evento, abbiamo anche ottenuto lo sponsor di Fondazione Mediolanum che ci ha accordato un significativo contributo.

La Commenda per l’Italia del nostro Ordine, inclusa la raccolta fondi durante lo spettacolo, ha raccolto duemilatrecento euro ai quali si aggiungeranno duemila euro della Fondazione Mediolanum. A questa somma si aggiungono duemila euro raccolti dall’associazione Fili Intrecciati (a cui ci siamo appoggiati anche per ragioni amministrative), per un totale di ben seimilatrecento euro che saranno INTERAMENTE inviati in Libano tra Beirut (a Padre Elia della parrocchia maronita di San Michele) e Jezzin.

Alla fine dello spettacolo ho letto la lettera di ringraziamento di SAIR il Principe Gharios ed ho consegnato i diplomi di riconoscimento che il Principe ha voluto concedere ai membri della Compagnia di Carla, alla Compagnia come associazione ed a Michele Flammia, di Banca Mediolum che si è speso personalmente per ottenere il contributo della Fondazione e per l’organizzazione dell’evento.

Desidero ringraziare di tutto cuore tutti coloro che hanno voluto contribuire con le loro offerte, giunte persino dall’Australia, e che ci hanno consentito di donare soprattutto speranza ai bambini ed alle donne del Libano. Un grazie sincero a SAIR il Principe Gharios per il suo continuo incoraggiamento e supporto con il quale mi sostiene costantemente.

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